IN CAMPO CON
Alessandro Novità di Colle d’oro, Ispica (RG)
IL SUO LAVORO
«Colle d’oro nasce nel 1974. È una OP e si estende su superficie di 1200 ettari» racconta l’agronomo Alessandro Novità. «È specializzata nella coltivazione di Carota Novella di Ispica IGP e di zucchine sotto serra in tunnel. Si rivolge ai mercati della grande distribuzione. Circa la metà dei terreni è coltivata seguendo regime agricoltura biologica.La Carota Novella di Ispica IGP è da sempre il cavallo di battaglia di Colle d’oro, la esporta in tutta Europa. I mercati e i consumatori ne apprezzano i profumi, il gusto e le proprietà organolettiche garantite sia nei prodotti bio sia in quelli convenzionali coltivati con la stessa cura per la salubrità del prodotto e per la sostenibilità ambientale.
IL SUO PLUS
Ma Colle d’Oro non è solo carota. Colle d’oro è leader nella produzione di ortaggi da sempre e nell’ultimo periodo ha cominciato a produrre frutti tropicali che si adattano bene a queste zone. Perché l’azienda guarda avanti ed è per questo che noi siamo orgogliosi di essere al suo fianco come fornitori di macchine agricole. L’obiettivo è rappresentare sempre di più un punto di riferimento per il territorio. Gran parte del merito va a Pietro Calabrese, il fondatore, uno dei primi promotori dell’IGP per la carota di Ispica. «Io fin da ragazzo ho amato la natura, la natura è quella che mi ha spinto a essere continuamente alla ricerca di qualcosa che magari non esisteva ma io, per mio carattere, cercavo».
L’entusiasmo per la ricerca in ortofrutta ha portato Pietro, già negli anni Settanta, in giro per il mondo e a contatto con i grandi player del settore. Per esempio ha intercettato gli svizzeri che sperimentavano in Sicilia la coltura delle carote e ha portato in Italia, da Israele, l’innovazione del pomodoro ciliegino: «Quando ho scoperto questo pomodoro dolcissimo, ho visto che era irrigato con acqua dolcificata del mare, un’acqua con alta conducibilità. Aveva un sapore incredibile e ho pensato: se riusciamo a lanciarlo alle scuole lo possono mangiare come le ciliegie. E così ha preso il nome di ciliegino».
Al fondatore di Colle d’oro si deve anche l’arrivo di una coltura che prima degli anni Ottanta in Sicilia non era mai stata estensiva: la zucchina, oggi prodotto di punta per tutto il territorio, proprio come la carota e il pomodoro ciliegino.
IL SUO OBIETTIVO
Erano tempi diversi, oggi Colle d’Oro devo affrontare sfide come la concorrenza degli altri Paesi, il cambiamento climatico, le regole del mercato imposte dalla Gdo. Ma Pietro Calabrese, per superare le difficoltà e affrontare il futuro della sua grande azienda, continua a trovare ispirazione nella natura, proprio come faceva da giovane.