Prima di tutto, la molitura
Ciccio Ruta porta lo stesso nome del nonno che, nel 1953, diede vita e anima a questa grande realtà. Già in quegli anni il frantoio della famiglia Ruta era una vera istituzione per tutti i produttori di olive nelle province di Ragusa e Siracusa. Ed è così ancora oggi. Perché ha scommesso da sempre sulla molitura di qualità, grazie a macchinari innovativi e a un know how decennale. Competenze partite dal frantoio e trasferite in campo. Nel territorio di Noto, Ruta produce la migliore materia prima per oli pluripremiati a livello internazionale, con certificazioni bio, Dop e Igp.
La nascita dei blend e le certificazioni bio, DOP e IGP
La terza generazione ha apportato, in campo e in frantoio, innovazioni relative alla selezione di monocultivar e alla creazione di blend. «Nove anni fa siamo entrati in azienda io e mia sorella Graziana e ci siamo specializzati sulla produzione di oli di alta qualità selezionando tutto per monocultivar» spiega Ciccio. «Noi lavoriamo su cinque cultivar diverse, Moresca, Biancolilla, Verdese, Nocellara del Belice e Tonda iblea, raccogliamo tutto per monocultivar, per selezionare poi il prodotto. Dai monocultivar nascono i blend, per equilibrare l’amaro, il piccante, i profumi e coì via».
L’olio buono nasce in campo
Sulla scorta del grande know how aziendale, che passa per papà Giorgio, Frantoio Ruta vuole perseguire l’innovazione in frantoio credendo fermamente che se un ottimo olio extravergine d’oliva nasce in campo, è la molitura a renderlo speciale. Il percorso ambizioso parte da macchinari sempre più innovativi, moderni e attenti alla sostenibilità ambientale.